Taxi, protesta alla stazione contro gli abusivi. I sindacati proclamano sciopero per il 24 aprile
Firenze, 11 aprile 2025 – Nessuno sciopero oggi, ma una protesta spontanea da parte di alcuni tassisti fiorentini si è svolta alla stazione di Santa Maria Novella contro la presenza, sempre più evidente, di vettori abusivi e irregolari. Il Comune ha reagito con fermezza: Palazzo Vecchio ha infatti inviato una diffida formale ai titolari di licenza taxi che avrebbero aderito alla protesta “senza alcun preavviso”, interrompendo di fatto il servizio pubblico senza aver dichiarato uno stato di agitazione secondo quanto previsto dalla legge.
In una nota, il Comune sottolinea che “per la proclamazione di uno sciopero è necessario dare regolare preavviso scritto, secondo quanto stabilito dalla legge 146 del 1990”, e che “nessuna comunicazione è pervenuta all’amministrazione”. La protesta ha causato disagi soprattutto per l’utenza in arrivo alla stazione, con file e attese più lunghe del solito. “È fatto divieto – si legge ancora nella nota – al titolare di licenza taxi di rifiutare la prestazione del servizio”, e viene ribadito che “la sospensione anche parziale di un servizio pubblico lede il diritto costituzionale alla libertà di circolazione”.
Il clima è teso. Già il 9 aprile, i sindacati del settore hanno rotto gli indugi e proclamato ufficialmente uno sciopero di 24 ore per il prossimo 24 aprile. In un documento firmato da Confartigianato Taxi, Sitafi-Federtaxi Cisal, Ugl Taxi, Unica Taxi Filt-Cgil e Uritaxi, le organizzazioni spiegano che la decisione arriva dopo una lunga fase di dialogo con l’amministrazione, in cui era stata espressa la volontà comune di contrastare l’abusivismo nel trasporto non di linea. Tuttavia, secondo i tassisti, “invece di vedere avviata la lotta all’illegalità, si assiste al moltiplicarsi di vettori abusivi che operano indisturbati”.
Lo sciopero, che riguarderà tutto il territorio comunale, è stato indetto per “ricordare all’amministrazione che il servizio di piazza spetta solo ai taxi regolari e che l’illegalità danneggia tutti: lavoratori e utenti”. Le organizzazioni sindacali garantiscono comunque il rispetto delle fasce orarie minime previste per legge e del trasporto sociale.